Il motore di ricerca degli studiosi di Seneca

The ambiguous virtus of Seneca’s Medea

Argomenti:

una differenza tra MED e il modello euripideo si può cogliere nella connotazione di Medea con alcuni tratti dell’eroe stoico

Testo in latino: No
Rivista: Maia
Numero rivista: LXIX
Anno rivista: 2018
Pagina rivista: 268-280
Codice scheda: 2017.7
Opere citate: CNS 5,3-7; 7,2-3; 8,2;IRA II,2,10; MED 164-167; 414; 599-602; 895-1017; 1019-1020; 1026-1027; PRV 2,1-4;7-12; 5,10-11

Sublime del potere, potere del sublime in Seneca

in Potere sovrano: simboli, limiti, abusi
Argomenti:

assumendo una prospettiva insieme etica ed estetica il poeta, il tiranno e il sapiente possono essere considerati alla stessa stregua in rapporto alla categoria del sublime, con cui S. si relaziona dal punto di vista teorico in PST 41 e 115 e che realizza dal punto di vista artistico in THS (Atreo tiranno e poeta) e PRV 5,10-11 (Fetonte sapiens); il sapiente e il tiranno condividono il medesimo potere poietico, indifferentemente impiegabile, in maniera comunque sublime, per la distruzione caotica o per la creatività cosmica

Editore: Il Mulino
Testo in latino: No
Luogo: Bologna
Pagina rivista: 235-251
Codice scheda: 2003.121
Opere citate: BNF II,16,1; VII,3,3; CLM I,3,5; II,2,2; NTR III, praef. 3; PLB 17,3; PRV 5,8;10-11; PST 7,12; 41,1-8; 53,9; 85,32; 90,27; 115,1-3;6-18; 92 THS 1-221; 650-685; 692; 703-704; 766-768; 784-886; 891-897

Due casi di (possibili) presenze in Seneca: Ascanio e Catone il Censore

in Meminisse iuvat. Studi in memoria di Violetta De Angelis
Argomenti:

l’adulescens di PRV 2,8 condivide qualche tratto con le rappresentazioni di Ascanio in alcuni versi virgiliani noti al filosofo e utilizzati in contesti tra loro simili; in PST 87,41 si possono riscontrare affinità con la contio tenuta da Catone il Censore a favore della lex Oppia riportata in Liv. 34,3-4

Editore: ETS
Testo in latino: No
Luogo: Pisa
Anno rivista: 2012
Pagina rivista: 305-321
Codice scheda: 2012.24
Opere citate: BRV 2,4; 13,6-7; CNS 1,2; HLV 7,8; 17,3-5; HOE 677-682; MED 599-602; NTR III, praef. 3; IVb,13,4; VI,2,9; VII,31,3; 32,3; OTI 1,4; 8,1-4; PHD 1090-1093; PLB 3,5; 17,3; PRV 1,2;6; 2,2;4;7-12; 3,3; 4,3; 5,2;9-11; PST 7,2-5; 17,1; 31,4; 33,3-10; 48,11; 64,2-5; 71,34; 73,12-16; 74,21; 82,3;20-22; 83,7; 84,1; 87,4-7;9-41; 94,27; 96,5; 99,13; 108,9-10; 122; TRN 2,13; 9,2; VTB 15,5; 20,1-6; 24,5; 25,6

Tra Ovidio e Seneca: la traccia dell’epos di Pitagora nel programma filosofico delle Naturales Quaestiones

Argomenti:

nella prefazione di NTR III Seneca appare non solo contemplare il cosmo, ma svolgere su di esso una vera e propria azione demiurgica, imitando la precedente poesia didascalica (in particolare Ov. Met. 15) e nel frattempo contrapponendo ad essa la propria prosa scientifica, che raggiunge in tal modo il sublime stilistico

Testo in latino: No
Pagina rivista: 45-61
Codice scheda: 2007.54
Opere citate: NTR I, praef. 1-8; 12-13; III, praef.; 20,3-6; VI,1,5; OTI 5,5-7; PST 65,7;19

Il volo di Fetonte da Ovidio a Seneca

Argomenti:

Seneca contestualizza Ov. Met. II,63-69;79-81 all’interno di PRV in modo tale da costruire una sorta di prosimetro e la sua lettura del volo di Fetonte come lodevole prova di virtù non deve considerarsi il frutto di un rimaneggiamento di Ovidio, bensì di una lettura selettiva del testo poetico (forse filtrata dal ricordo di Trist. IV,3,65-76), in sostanziale continuità con l’immagine di Fetonte data dal poeta, anch’essa nobile e positiva.

Testo in latino: No
Rivista: GIF
Numero rivista: LXIX
Anno rivista: 2009
Pagina rivista: 123-137
Codice scheda: 2009.18
Parole chiave: Esegesi, Estetica, Etica, Mito
Opere citate: HOE 675-699; NTR III,27,13-14; VII, 10,1; PRV 1,5-6; 5,9-11; PST 115,10-13; TRN 17,11; VTB 20,1-2;5-6

Fanciulli e adolescenti nelle opere in prosa di Seneca

in Andrea BALBO, Monica GUERRA, Marcella GUGLIELMO, Simona ROTA, Roberta STROCCHIO, Barbara VILLA, Seneca e i giovani, a cura e con una conclusione di Italo LANA, «Polline» VII, Edizioni Osanna, Venosa 1997
Argomenti:

contrasto tra l’uso strumentale, teorico e retorico dell’immagine dei bambini e dei giovani, giudicati come privi di discernimento ed inclini all’impulsività, e la pratica vissuta, l’esperienza personale, la fiducia verso un’età aperta a grandi speranze

Testo in latino: No
Pagina rivista: 123-155
Codice scheda: 1997.201
Parole chiave: Biografia, Lingua e stile
Opere citate: BNF; DLG; NTR; PST

Bambini e giovani nelle tragedie di Seneca

in Andrea BALBO, Monica GUERRA, Marcella GUGLIELMO, Simona ROTA, Roberta STROCCHIO, Barbara VILLA, Seneca e i giovani, a cura e con una conclusione di Italo LANA, «Polline» VII, Edizioni Osanna, Venosa 1997
Argomenti:

caratteristiche principali e funzione di bambini e giovani presenti in TRG; essi, pur essendo spesso personae mutae, sono elementi fondamentali per lo svolgimento dell’azione drammatica, oggetto di vendetta, destinati a morti atroci, meri strumenti nelle mani degli adulti; anche se nella prospettiva del saggio stoico i giovani vengono connotati come incapaci di ragionamento o violenti, risultano nel complesso caratterizzati da purezza e integrità morale in contrapposizione alla corruzione e depravazione degli adulti

Testo in latino: No
Pagina rivista: 157-196
Codice scheda: 1997.182
Parole chiave: Esegesi
Opere citate: TRG

Caligola come Fetonte (Sen. Ad Pol. 17, 3)

Argomenti:

interpretazione di imperium adustum in PLB 17, 3: topos stoico del tiranno; travestimento mitologico; identificazione di Caligola con Fetonte

Testo in latino: No
Personaggi: Caligola, Fetonte
Rivista: GIF
Numero rivista: XXXVII
Pagina rivista: 73-89
Codice scheda: 1985.34
Parole chiave: Esegesi, Politica
Opere citate: PLB 17, 3
Note: rielaborazione in 1990.22 , 251-270

Self-Representation and Illusion in Senecan Tragedy

Argomenti:

L’autore intende dimostrare la natura puramente fittizia del teatro senecano (ossia il suo non essere finalizzato alla rappresentazione) in base alla caratterizzazione dei personaggi e all’ambientazione, entrambi vistosamente artificiosi, come pure la rappresentazione degli eccessi del vizio spinta all’estremo (gli esempi cui dedica maggior attenzione sono i personaggi di Atreo e Medea e la coppia Ippolito/Fedra). Una simile modalità rappresentativa mirererebbe a mostrare la vanità del mondo in una prospettiva filosofica. Le reazioni che Seneca intenderebbe suscitare nello spettatore, anche attraverso spunti metateatrali, comprendono sia il rifiuto sia il piacere sadico.

Indice: 1. Introduction, 1; 2. The Broken World, 15; 2.1. Stoicism and the Locus of Moral Conflict, 18; 2.2. Vice and Virtue in a Broken World, 25; 2.3. Irony and Lies, 36; 2.4. Stichomythia and Paradox, 40; 2.5. Ambiguity and Alienation, 47; 2.6. The Dramatic World, 57; 2.7. Conflicting Perspectives, 70; 2.8. Dramatic Reality and Conflicting Perspectives in Troades, 90; 3. Images of Flawed Technical Genesis, 103; 3.1. Hercules Furens, 107; 3.2. Thyestes, 127; 3.3. Medea, 148; 4. Meta-theatre and Self-Consciousness, 172; 4.1. Viewing, Acting, Power, 175; 4.2. Viewing, Gender, Power, 194; 4.3. Models of Audience Response, 209; 4.4. The Development of a Sadistic Spectatorship, 215; 4.5. Modelling an Ambivalent Spectatorship, 240; 5. Phaedra: Intertextuality and Innocence, 259; 5.1. Hippolytus's Hunting Song, 269; References, 302; Index of Passages, 315; General Index, 325.
Collana: Oxford Classical Monographs
Editore: Oxford University Press
Testo in latino: No
Personaggi: Atreo, Fedra, Fetonte, Ippolito, Medea
Luogo: Oxford
Totale pagine: 331
Codice scheda: 2004.45
Parole chiave: Esegesi, Teatro
Opere citate: TRG